Preparazione al 5 febbraio 2018
PAROLA DI DIO
(Lc 11,1-13 / Mt 6,7-15 / Mc 1,35-39)
PREGHIERE DI DON ANDREA SANTORO
PADRE NOSTRO Perdonami, Signore, per la mia mediocrità, per essere così centrato su me stesso. Tu sei più grande dei miei peccati. Tu conti, tu solo sei, tu vali, tu sei la bellezza, l’esistente. Il mio peccato non è niente! Ti chiedo la santità dei miei, il loro amore per te, il tuo amore per loro. Ti do tutto in cambio. Ti chiedo loro. Ti chiedo la santificazione del tuo nome, l’adempimento della tua volontà, la venuta del tuo regno, il dono del tuo Pane, la liberazione dal Male, il perdono dal Peccato. Null’altro. Ti chiedo te, l’affermazione di te, il venir meno di me. Eccomi! Fa’ di me quello che vuoi. Vorrei amarti e farti amare. Null’altro. Ti prego per quelli che ho portati lontano dal tuo amore, per quelli che ho scandalizzato, strappato, non accostato… Tu sai tutto. Donami mitezza e umiltà, dolcezza e fermezza, amorevolezza e povertà, obbedienza e castità. (Un fiore dal deserto – preghiera n 24 – 1985) |
PER POTER PREGARE Notte di preghiera, almeno così spero. Perché? Per riconoscere te, mio Dio. A te appartiene il giorno e la notte, a te io appartengo. Tu sei: davanti a te è l’uomo. Te cerco, te al di sopra di tutto. Per cercare la tua volontà: non abbandonarmi ma mostramela. Per essere sotto la tua volontà, perché la scriva in me. Per vincere la paura di vivere e di morire, perché tu non mi abbandoni: in vita e in morte. Per attestare in umiltà che dipendo da te. Per vivere una notte in compagnia di Gesù su queste colline. Per supplicare, impetrare, gridare. Per metterti davanti il mondo, soprattutto quello più lontano, quello più infernale, quello che io ho tradito. Per recuperare ciò che ho perso, ciò che ho respinto, ciò che ho scandalizzato, ciò che non ho capito o voluto o accolto. Per ripescare le mie pecore perdute, le mie pecore cacciate. Per essere là dove non sono stato, per sfidarti e farti scendere dal cielo, per lottare con te e farmi sconfiggere. ( Un fiore dal deserto – preghiera n 60 – 1986) |
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