L’incontro dei discepoli…
L’incontro dei discepoli di Giovanni con Gesù, narrato nella pagina del Vangelo di oggi ci fa ricordare in brano di una lettera scritta da don Andrea il 20 maggio 1989*:
«Il Signore in questi anni mi ha provato: mi ha fatto provare cose che non avrei mai immaginato, mi ha scavato come forse è giusto che accada per un pastore. Non voglio abbandonare il gregge ma servirlo in un modo diverso: dal di dentro, in un modo nascosto, occupando il cuore delle persone, in un modo che io stesso ho scoperto in quel “viaggio”** che non riesco a dimenticare e che è fresco come se fosse di ieri. È tirarsi indietro? È un’illusione? È un’evasione? Ma è giusto avvertire che trascuro sempre di più “l’essenziale”, non solo per me ma per il gregge? È giusto avvertire che la paternità cede sempre di più il posto a qualcosa che mi turba, mi toglie la pace e mi rende sempre meno portatore di pace?
A volte mi guardo dall’esterno e scuoto la testa: è come se stessi riducendo male il mio ministero, anzi il ministero del Signore e, invertendo le parole del Signore, è come se dessi “il serpente invece del pane, uno scorpione invece dell’uovo”».
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*Lettera pubblicata in L’anima di un pastore (n. 70) Ed. San Paolo.
**Il viaggio a cui don Andrea fa riferimento, è il pellegrinaggio in Medio Oriente di 6 mesi descritto nel Diario di Terra Santa già pubblicato dall’ed. San Paolo.
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